Quando le prime note di «Fratelli d’Italia» hanno cominciato a riecheggiare per tutta la vallata, centinaia di persone, adulti e bambini, in scarponcini, magliette e zainetti, si sono alzate in piedi, cantando in coro a piena voce.
È stato uno dei momenti più suggestivi del concerto che la «New Pop orchestra» di Comun Nuovo ha tenuto domenica al rifugio Alpe Corte di Valcanale, per festeggiare i vent’anni del Cai di Urgnano.
Un concerto a 1.410 metri di altitudine, nella cornice di una rigogliosa abetaia con le Orobie alle spalle, dove 45 giovani orchestrali si sono esibiti davanti a un pubblico di oltre 500 escursionisti, arrivati da tutta la provincia: famiglie con bambini, gruppi di amici.
Un evento unico nel suo genere: mai nella Bergamasca, fino a domenica, un’orchestra così numerosa si era esibita a un vero rifugio di montagna.
Tra «Fratelli d’Italia» (pezzo d’esordio) e la montana «Signore delle cime» a conclusione, la «New Pop orchestra» diretta dal maestro Alfredo Conti ha dato vita a quasi un’ora e mezza di musica, suonando con grande affiatamento nel prato che fronteggia il rifugio, con le splendide «dolomiti bergamasche» quale scenografia naturale.
Una bella giornata di sole ha suggellato la buona riuscita dell’evento, organizzato con il Cai di Bergamo, controbilanciata però dal vento che più volte ha fatto volare gli spartiti dei musicisti.
Ma la cosa singolare è che proprio grazie al vento la musica è arrivata perfino al lago Branchino 1.784 metri, dove gli escursionisti che sostavano hanno potuto assistere a grande distanza all’esibizione.
Tra le autorità presenti, anche il presidente del Cai di Bergamo Piermario Marcolin che ha preso la parola ricordando la coincidenza del 20° del Cai di Urgnano con il 150° dell’Unità d’Italia, annunciando l’originale iniziativa del 10 luglio prossimo, quando ci sarà la scalata in contemporanea di 150 cime da parte dei soci di tutte le sezioni provinciali e di altre associazioni.
Marcolin ha poi posto l’accento sui lavori di ristrutturazione dell’Alpe Corte, che lo hanno reso uno dei primi rifugi in Italia completamente accessibile ai disabili, auspicando entro l’anno di vedere completato il sentiero a misura di carrozzella, che dal rifugio porterà al torrente sovrastante, in un percorso pianeggiante di circa 300 metri.
A rendere la giornata ancora più significativa, infatti, è stata la presenza di una trentina di ragazzi diversamente abili, come evidenzia Remo Poloni, presidente del Cai di Urgnano: «Solo dal nostro paese ne sono venuti una quindicina con i loro educatori – racconta – ed è stata una bellissima emozione vederli felici e partecipi. Chi aveva la fortuna di camminare con le proprie gambe, poi, non è sembrato per nulla stanco della sfacchinata. Quando il pomeriggio siamo tornati indietro e risaliti sul pullman, tutti all’unisono ci hanno chiesto: “Quando ci torniamo ancora?”. È stato il modo migliore per festeggiare il nostro ventennale».
(Stefano Bani, L’ECO DI BERGAMO, Mercoledì 22 Giugno 2011)
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